Ogni anno, in Emilia Romagna, oltre 4.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. Un intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi. Nasce così un progetto specifico, realizzato dal Sistema 118 e finanziato dalla Regione con il contributo anche della Fondazione del Monte. Progetto che si basa sull’utilizzo di una App: DAE respondER.