MODENA – La qualità dell’aria di Modena continua a peggiorare ed è sempre più preoccupante. È l’allarme lanciato da Legambiente e ISDE dopo che i dati raccolti dalle centraline Arpae in città hanno evidenziato uno sforamento della concentrazione di PM10 senza interruzioni 9 al 31 gennaio. Uno scenario tutt’altro che confortante, causato principalmente dal traffico e da allevamenti e agricoltura.
A tutto questo si aggiunge la conformazione del nostro territorio, pianeggiante e poco ventilato. Rimangono così sospesi per settimane smog e polveri sottili, sostanze dannose e tossiche che noi respiriamo e che possono causare malattie cardiovascolari, polmonari e altre ancora. Una situazione sanitaria che si è anche guadagnata il bollino nero nel ranking mondiale delle città in cui si muore di più per inquinamento: in particolare, Modena, Carpi e Sassuolo sono le prime 120 località nel mondo per mortalità prematura dovuta a PM2.5.
In regione non si salva nessuna città ma è Modena quella con l’aria più inquinata dell’Emilia-Romagna. È quanto emerge dal rapporto ‘Mal’aria di città”. Nessuna provincia emiliano-romagnola rispetta i limiti dei tre agenti inquinanti ma Modena rientra tra le 17 città italiane che superano i limiti del Pm10 di più del doppio. Sulle Pm 2.5 fa peggio invece Piacenza.
Michele Maestroni
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