Effetto Thunberg: i ricercatori che misurano come Greta ha rilanciato l'attivismo climatico

Per la prima volta l'influenza della giovane attivista svedese sul pubblico è stata misurata in modo empirico, scoprendo che potrebbe stare contribuendo a creare una nuova generazione di persone impegnate per le cause collettive
Effetto Thunberg i ricercatori che misurano come Greta ha rilanciato l'attivismo climatico

È la prima volta che l’influenza di Greta Thunberg sul pubblico americano viene misurata in termini empirici. Attraverso un’indagine su un campione rappresentativo della popolazione americana dai 18 anni in su, alcuni ricercatori hanno esaminato il ruolo di Thunberg nel motivare l’azione collettiva sulla crisi climatica. E hanno determinato l’effetto Greta Thunberg.

Insieme ad altri otto ricercatori, Anandita Sabherwal del dipartimento di psicologia a Cambridge ed Edward W. Maibach, del Mason Center for Climate Change Communication alla George Mason University, hanno scoperto che l’esposizione a Greta Thunberg si trasforma in una maggiore “efficacia collettiva” – la convinzione che con uno sforzo collettivo, un gruppo può intraprendere e promuovere l’azione climatica – e in una maggiore intenzione di impegnarsi in azioni collettive.  “Abbiamo scoperto che più le persone conoscono Greta e ciò che fa, più sentono di poter collaborare per spingere i politici del governo ad agire sul riscaldamento globale”, ha spiegato Maibach in un’intervista a Wired. Questo meccanismo influenza anche le intenzioni: le persone che hanno familiarità con Thunberg, infatti, sono più propense ad agire per il clima. “Questo suggerisce, ma non prova, che le azioni coraggiose di una bambina per difendere il nostro clima ispirino molti adulti a credere che anche loro possono fare la differenza”, ha chiarito Maibach.

L’effetto di Greta Thunberg sull’efficacia collettiva, infatti, è presente per tutti, indifferentemente dall’età. Ma lo studio riconosce anche che Thunberg può essere una leader prototipica soprattutto per i giovani, incoraggiandone l’approccio di mobilitazione collettiva sul cambiamento climatico. Il movimento Fridays for Future, nato con Thunberg e fondato sul principio che gli studenti possono fare la differenza attraverso l’azione civile, rafforza negli individui “l’auto-efficacia”, cioè il sentimento di poter contribuire all’azione sulla crisi climatica. Secondo un’analisi del 2019, a differenza di una decina di anni fa oggi i più giovani hanno maggiori intenzioni di unirsi in un'azione collettiva per nuove politiche sul cambiamento climatico rispetto ai loro genitori o nonni. Secondo il Greta Thunberg Effect, la popolazione più giovane può essere stata influenzata proprio dall'attivista svedese.

Va tenuta in considerazione, tuttavia, la possibilità che le persone più propense a sentire di poter fare la differenza nella crisi climatica siano anche le più propense a prestare attenzione alle notizie che riguardano il riscaldamento globale, e quindi a conoscere Greta Thunberg. È il vecchio discorso dell'uovo e la gallina: non è che conoscere Greta è solo una conseguenza dell'attivismo climatico, e non la causa?. “Non c’è modo di usare i dati di un singolo sondaggio per dimostrare che non sia così”, ha puntualizzato Maibach, “ma i risultati della nostra ricerca suggeriscono che non è questo il caso, perché abbiamo controllato [la variabile che indica*] quanto i partecipanti al nostro sondaggio hanno sostenuto o, al contrario, si sono opposti agli attivisti per il clima*”.

Lo studio, poi, analizza che giovani personaggi pubblici come Greta Thunberg possono motivare l’azione collettiva del pubblico statunitense su tutto lo spettro politico, ma sono efficaci soprattutto su coloro che condividono un’idea politica liberale. Questo perché, negli Stati Uniti – ma non solo lì – il divario tra l’identità politica liberale e quella conservatrice è estremamente polarizzato quando si tratta di politiche climatiche. Inoltre, è stato dimostrato come sia i repubblicani che i democratici generalmente sostengono le politiche climatiche proposte dagli appartenenti del loro stesso gruppo politico e rifiutano quelle proposte dai membri del gruppo politico antagonista. In questo senso, è anche necessario considerare che la destra americana, a partire dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha fatto di Thunberg un bersaglio polemico: l’attivista è stata spesso al centro di attacchi ad hominem e critiche feroci (e recentemente si è presa le sue rivincite).

Tuttavia, nonostante questi aspetti, lo studio conclude che, anche se più forte tra i liberali, l’effetto indiretto di Thunberg sull’efficacia collettiva è presente anche tra i conservatori. Questi risultati, quindi, suggeriscono che la call to action di Greta Thunberg potrebbe motivare l’azione pubblica su tutto lo spettro politico. I risultati dell’effetto Greta Thunberg sono, in certa misura, applicabili anche al pubblico europeo. “Ho il forte sospetto che Greta, e altri giovani attivisti per il clima come lei, stiano ispirando anche gli adulti europei a intraprendere azioni per il clima”, ha commentato Maibach.

Rilevamenti sull’influenza di alcuni personaggi pubblici come Papa Francesco o, in misura minore, James Hansen hanno dimostrato che la loro influenza ha motivato l’impegno per mitigare il cambiamento climatico. Di conseguenza, indagare i meccanismi sociologici e psicologici rispetto al ruolo di Greta Thunberg nel motivare l’azione collettiva dei diversi gruppi sociali è cruciale per comprendere come le giovani figure pubbliche possono incoraggiare l’attivismo su questioni di portata mondiale come la crisi climatica.

I ricercatori sono interessati a saperne di più su quale aspetto delle azioni di Greta è di ispirazione per gli adulti. “Ho il sospetto che il suo coraggio e la sua capacità di dire la verità, in modo semplice ed efficace, dia agli adulti la speranza che saremo all’altezza della sfida di limitare il riscaldamento globale”, ha dichiarato Maibach. “La speranza è una qualità importante, perché le persone speranzose sono più propense ad agire rispetto a quelle senza speranza”.

Lo studio che misura l’effetto Greta Thunberg è importante non solo perché è il primo a presentare prove empiriche, ma perché mostra che la voce di una giovane attivista può avere risultati misurabili sull’azione collettiva per la crisi climatica.  Ovviamente c’è una forte componente di speranza. “Ci piace pensare che gli adulti dovrebbero essere dei modelli di comportamento per i bambini. Questo studio suggerisce fortemente che a volte i bambini possono essere modelli per gli adulti”, ha fatto notare Maibach. “Ed è un risultato molto incoraggiante”.