Il Food & Grocery online vale 1,6 miliardi

Nel 2019 crescita del 39%, trainata da food delivery (+56%) e grocery alimentare (+45%). Quest’ultimo vale 476 milioni di euro (+45%), l’enogastronomia 383 milioni (+24%)
Il Food & Grocery online vale 1,6 miliardi

Nel 2019 il mercato online Food & Grocery sfiora gli 1,6 miliardi di euro, con un +39% rispetto al 2018. Nonostante la dinamicità, il settore è ancora marginale. La sua incidenza sul totale e-commerce B2c italiano (pari a 31,5 miliardi di euro) è infatti pari al 5% nel 2019.

Sono alcuni dati dall’ultima ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla diciannovesima edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, e di Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. Secondo la ricerca nel Food & Grocery la componente principale (89% del comparto) è rappresentata dall’alimentare con un valore degli acquisti di oltre 1,4 miliardi di euro. Il restante 11%, pari a circa 170 milioni di euro, è legato all’Health & Care. Nell’alimentare, il food delivery si conferma il primo comparto con 566 milioni di euro e una crescita del +56% rispetto al 2018.

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LA CRESCITA DEL FOOD & GROCERY

Il Food & Grocery online è il settore che nel 2019 cresce con il ritmo più sostenuto: +39% a fronte del +15% dell’e-commerce nel suo complesso. Gli acquisti online dei consumatori italiani (su siti sia italiani sia stranieri) in questo settore incidono però ancora poco sul totale degli acquisti retail. La penetrazione infatti supera di poco l’1% ed è pari a circa un sesto di quella media dei prodotti (6%) – dichiara Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano -.

Nel Food & Grocery – continua Mangiaracina la componente più rilevante (pari all’89% del comparto) è rappresentata dall’Alimentare, a sua volta suddivisibile in 3 principali segmenti: Grocery Alimentare (prodotti da supermercato) con un valore e-commerce di 476 milioni di euro, enogastronomia (prodotti di nicchia) con 383 milioni di euro e food delivery (piatti pronti) con 566 milioni di euro”.

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UNA STRADA ANCORA LUNGA

I numerosi progetti, avviati e consolidati negli ultimi anni, hanno potenziato un’offerta online fino a qualche tempo fa piuttosto limitata, ma la strada da percorrere è ancora lunga – afferma Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano -. Oggi poco più di due terzi degli italiani (68,5%, era il 64% due anni fa) possono fare online la spesa da supermercato, ma con un livello di servizio non sempre adeguato alle aspettative, e quasi la metà degli abitanti (47%, era il 31% nel 2017) è coperta potenzialmente dal servizio di consegna a domicilio di cibo pronto. L’attivazione di un’iniziativa e-commerce rappresenta solo l’inizio di un processo lungo e difficile di integrazione tra canali che richiede scelte orientate al lungo periodo, continui investimenti (in tecnologia e non solo) e sviluppo di competenze. Ed è proprio nello sviluppo di questo settore – il primo nel paniere degli acquisti degli italiani – che si gioca il futuro dell’e-commerce nel nostro Paese.”

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IL RUOLO DEI SERVIZI

In questo scenario di profonda trasformazione, anche per il settore del food cambiano le modalità di accesso ai prodotti alimentari: non solo online, ma con metodi di consegna innovativi (quali il click&collect in store o il drive-in) e con soluzioni sempre più semplici, come l’abbonamento o la disponibilità di liste della spesa preimpostate.

Ne sono un esempio i servizi sempre più diffusi di meal-kit, che consentono di ricevere un box con tutti gli ingredienti necessari per realizzare una cena a casa. “Un servizio che va oltre la mera consegna dei prodotti e che aggiunge un forte elemento esperienziale – secondo Roberto Liscia, Presidente di Netcomm -. Il digitale sta permettendo di sperimentare nuovi modelli di business e l’evoluzione del Food & Grocery è appena iniziata, ma i dati fanno immaginare i profondi cambiamenti che arriveranno in questo settore che vanta uno dei maggiori tassi di evoluzione. Solo le imprese in grado di coniugare le nuove esigenze dei consumatori con le nuove tecnologie, creando modelli di business adattivi e innovativi, potranno essere vincenti.”

IL FOOD DELIVERY

Lo sviluppo deciso del food delivery è dovuto senza dubbio alla crescita della copertura nei centri di medio-grandi dimensioni. In questi anni gli operatori hanno investito per attivare il servizio in nuove città e per aumentare l’offerta disponibile – dichiara Samuele Fraternali, senior advisor dell’Osservatorio eCommerce B2c NetcommPolitecnico di Milano -. Oggi infatti il 93% delle città italiane con popolazione superiore ai 50.000 abitanti è coperto da servizi di consegna a domicilio (era solo il 74% nel 2017) e circa un abitante su due (47%) può ordinare online piatti pronti (nel 2017 il servizio di food delivery era accessibile solo a un terzo della popolazione italiana)”.

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