I postulati di Ermete, fatti propri e rilanciati da Cavicchi, e certamente condivisi da noi (e in verità, con diverse sfumature, anche da molti che si sono espressi sul tema, compresa Slow Medicine), sono: “per decidere è necessario anzitutto conoscere, dunque identificare e valutare le migliori prove disponibili: la conoscenza è alla base dell’appropriatezza”
Il singolo medico non può possedere “sempre” un livello di conoscenza adeguato per un’azione appropriata nell’esatto momento in cui agisce, per i molti motivi di cui Camerotto e Truppo stilano un elenco lungo e comunque incompleto. Come soluzione, Ermete propone un modo molto efficiente e rispettoso di fornire questa conoscenza (cioè “gli standard” cui la nostra Fondazione Allineare Sanità e Salute e tanti altri fanno riferimento in QS 9 marzo 2016)…